Specialista in Pediatria - Neonatologia - Medicine integrate
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FAQ
FAQ
ECCO QUALCHE RISPOSTA ALLE VOSTRE DOMANDE
ECCO QUALCHE RISPOSTA ALLE VOSTRE DOMANDE
Con la febbre si puo’ uscire?
Si! Perche’ un bambino puo’ uscire sempre. Uscire magari non vuol dire andre a SCUOLA/ASILO. Trenta bambini che respirano in un’unica classe chiusa, con riscaldamenti accesi, rappresentano una bomba infettiva.
E’ assolutamente infondato il timore che fare uscire un bambino con febbre comporti dei rischi. Chiaramente non e’ il caso di portarlo ai giardinetti, al mare o a fare una gita come se niente fosse. Ma puo’ uscire per andare a casa dei nonni se i genitori lavorano o per essere accompagnato dal pediatra. D’altronde se non è un problema accompagnare il b ambino febbrile in ospedale nei giorni festivi o quando ci si trova in vacanza fuori città, non si capisce perche’ ci si debba comportare in altro modo nei confronti del Pediatra di Famiglia. A questi spetta, per contratto, l’ultima parola e la decisione circa l’opportunita’ di una eventuale visita di cortesia. In ambulatorio il medico dispone dell’ambiente idoneo, gli strumenti giusti, la luce migliore, il computer con i dati del bambino,la possibilità di praticare qualche esame( urine, tamponi), cosi da rendre la visita piu’ efficace.
L’aria aperta è il posto migliore per proteggere i bambini: all’aperto le persone sono più lontane e le loro goccioline vengono rapidamente allontanate, ma l’aria aperta è il posto ideale sopratutto perche’ c’è il sole. Il sole è il piu’ grosso disinfettante della natura! Il miglior anbtibiotico! I suoi raggi ( non quelli che passano attraverso i vetri) uccidono un’infinita’ di germi e virus ed è per questo che i materiali chirurgici vengono disinfettati con lampade ultraviolette. Queste lampade non fanno altro che riprodurre una frequenza della luce solare che tutti noi abbiamo in abbondanza e gratuitamente ogni giorno! In piu’ abbiamo il vantaggio di vivere in un isola ed il mare si raggiunge in pochi minuti: il sole e l’aria ricca di ossigeno sono sicuramente salutari.
Dottoressa, mio figlio ha l’alito pesante, cosa devo fare?
L’alitosi nel bambino può essere dovuta a varie cause, anche se la prima in assoluto è la scarsa igiene orale. Anche l’assunzione di latte prima di dormire, senza pulire il cavo orale( molto frequente), determina la sua fermentazione e quindi al risveglio alitosi. Altra causa frequente è il raffreddore, laddove i muchi stazionano nel naso e nelle coane favoriscono la macerazione e quindi l’alito “cattivo”. Cause di alitosi sono l’ipertrofia adenoidea e la carie dentale. Infine, sopratutto se c’è familiarita’ e l’alitosi è particolarmente significativa, dobbiamo pensare ad una forma ereditaria. Il pediatra valuta con attenzione le possibili cause, ma quasi sempre ci troviamo dinanzi ad una scarsa igiene orale.
Il pisellino del mio bambino è chiuso e mi hanno consigliato di aprirlo con continui massaggi del prepuzio. Ma e’ davvero necessario?
Non preoccuparsi! Quasi tutti i maschietti nascono con la pellicina del pisellino ( prepuzio) attaccata alla testa( glande). Questo è fisiologico e normale. La prratica di scollare queste aderenze non solo è inutile, ma addirittura puo’ essere dannosa, perche’ lo scollamento talvolta può creare delle lacerazioni che potrebbero causare una chiusura post-cicatriziale, sulla quale poi bisognerà intervenire chirurgicamente, queste aderenze si risolveranno da sole e non prima dei quattro anni. Sara’ il tuo Pediatra ad avere tutto… sotto controllo!
Occhio ai Pediatri di vecchio stampo che alla prima visita operano la scollatura!!!
!
Dottoressa, ho sentito dire che le piccole labbra della mia bambina si possono attaccare, cosa significa?
Le sinechie o aderenze delle piccole labbra sono la fusione parziale o completa delle piccole labbra sulla linea mediana. Si
ritiene che circa l'1% – 3% di tutte le bambine prepuberi presentino questa condizione.
L’età critica è 13- 23 mesi, ma e' possibile dai 3 mesi ai 6 anni e in rari casi fino alla pubertà. La diagnosi e' fatta semplicemente con
l' ispezione dei genitali esterni e non richiede ulteriori accertamenti strumentali, spesso sono gli stessi genitori che si
accorgono del problemino o e' il pediatra durante una visita di routine. La causa e' l' ipoestrogenismo infantile e perciò e' solo
una situazione transitoria e non è una patologia. Alla nascita nessuna neonata presenta sinechie perchè e' sotto l'effetto degli ormoni materni, e nessuna adolescente lamenta questo tipo di problema quando si avvicina il menarca, perchè e' iniziata la produzione di
estrogeni. Per tutti gli anni in cui, però, gli estrogeni non sono presenti, qualsiasi stimolo irritativo locale come il pannolino
(ecco il perche' del periodo di massima incidenza) è in grado di indurre la chiusura delle piccole labbra secondarie alla
secchezza delle mucose irritate.
Devono essere trattate solo quando sintomatiche o quelle che interessano l'intera estensione delle piccole labbra (sinechie
complete), che potrebbero indurre la comparsa di sintomi. Le sinechie sintomatiche possono essere responsabili di una
condizione di ostacolo al flusso urinario, anche se difficilmente si arriva a quadri di ritenzione urinaria. Talvolta può essere riferita la
difficoltà all'esecuzione di banali esercizi ginnici, perchè la divaricazione forzata delle gambe provoca dolore e, talvolta,
addirittura sanguinamenti per l'involontario scollamento delle sinechie. Quale e' il trattamento più appropriato se sintomatiche
o potenzialmente tali e' un argomento controverso. Sono state proposte varie modalità di trattamento: trattamento locale con
pomate a base di estrogeni considerato che la causa e' proprio una carenza ormonale o la lisi manuale delle sinechie. Con
l'applicazione di terapia estrogenica locale un'elevatissima percentuale di casi va incontro a risoluzione ma l’applicazione di una crema agli estrogeni per un lungo periodo in bambine che non hanno una produzione endogena non e’ priva di effetti collaerali.Spesso quindi, nei casi indicati si procede ad un delicato scollamento manuale. La recidiva delle sinechie delle piccole labbra è un evento particolarmente frequente (14 – 20%), qualunque sia stato il tipo di trattamento eseguito.
ritiene che circa l'1% – 3% di tutte le bambine prepuberi presentino questa condizione.
L’età critica è 13- 23 mesi, ma e' possibile dai 3 mesi ai 6 anni e in rari casi fino alla pubertà. La diagnosi e' fatta semplicemente con
l' ispezione dei genitali esterni e non richiede ulteriori accertamenti strumentali, spesso sono gli stessi genitori che si
accorgono del problemino o e' il pediatra durante una visita di routine. La causa e' l' ipoestrogenismo infantile e perciò e' solo
una situazione transitoria e non è una patologia. Alla nascita nessuna neonata presenta sinechie perchè e' sotto l'effetto degli ormoni materni, e nessuna adolescente lamenta questo tipo di problema quando si avvicina il menarca, perchè e' iniziata la produzione di
estrogeni. Per tutti gli anni in cui, però, gli estrogeni non sono presenti, qualsiasi stimolo irritativo locale come il pannolino
(ecco il perche' del periodo di massima incidenza) è in grado di indurre la chiusura delle piccole labbra secondarie alla
secchezza delle mucose irritate.
Devono essere trattate solo quando sintomatiche o quelle che interessano l'intera estensione delle piccole labbra (sinechie
complete), che potrebbero indurre la comparsa di sintomi. Le sinechie sintomatiche possono essere responsabili di una
condizione di ostacolo al flusso urinario, anche se difficilmente si arriva a quadri di ritenzione urinaria. Talvolta può essere riferita la
difficoltà all'esecuzione di banali esercizi ginnici, perchè la divaricazione forzata delle gambe provoca dolore e, talvolta,
addirittura sanguinamenti per l'involontario scollamento delle sinechie. Quale e' il trattamento più appropriato se sintomatiche
o potenzialmente tali e' un argomento controverso. Sono state proposte varie modalità di trattamento: trattamento locale con
pomate a base di estrogeni considerato che la causa e' proprio una carenza ormonale o la lisi manuale delle sinechie. Con
l'applicazione di terapia estrogenica locale un'elevatissima percentuale di casi va incontro a risoluzione ma l’applicazione di una crema agli estrogeni per un lungo periodo in bambine che non hanno una produzione endogena non e’ priva di effetti collaerali.Spesso quindi, nei casi indicati si procede ad un delicato scollamento manuale. La recidiva delle sinechie delle piccole labbra è un evento particolarmente frequente (14 – 20%), qualunque sia stato il tipo di trattamento eseguito.
Dottoressa posso mettere il piccolo nel girello?
Esistono diversi buoni motivi per non comprare il girello:
- Obbliga ad una posizione anomala dei piedi( sulle punte), che spesso viene mantenuta troppo a lungo nei mesi successivi;
- Ritarda la normale acquisizione dello strisciamento e del gattonamento; cioe’ dei movimenti preparatori alla marcia( è un po come andare in bicicletta con le rotelle; quando si tirano via occorre inparare di nuovo);
- Impedisce al bambino di sperimentare qualche caduta e quindi di sviluppare un corretto senso dell’equilibrio e un po’ di sana prudenza;
- Può essere pericoloso, perche’ consente di prendere velocita’, correndo il rischio di urtare ostacoli ( tavoli, mensole) o di cadere.
Tratto dal sito internet “ Pediatria on line”- http://www.pediatria.it/
Perche’ alcuni medici non vogliono prescrivere facilmente radiografie ai bambini?
Ogni anno in tutto il mondo vengono eseguiti 5 miliardi di test di imaging. Il rischio dell’esposizione a radiazioni ionizzanti è 4 volte maggiore nei bambini rispetto agli adulti.La tiroide è sensibilissima alle radiazioni. Si parla di “danno biologico” da radiazioni potendo quest, favorire l’insorgenza di patologie, in particolare di patologie tumorali, leucemie,e alterazioni genetiche.
La legge 26 Maggio 187/2000 regola l’uso medico delle radiazioni ionizzanti. In particolare vieta le esposizioni non giustificate e le sanziona ( achi prescrive e a chi esegue) fino all’arresto.
Pensateci bene prima di pretendre radiografie a sproposito!
Cos’e’ il tampone faringeo o tonsillare?
C’è molta confusione e scarsa conoscenza tra i genitori. Generalmente serve ad individuare Streptococchi Beta emolitici di gruppo A, attraverso l’esame colturale. Sarebbe bene che fosse il medico piuttosto che il chiacchiericcio inconsapevole, a decidere quando effettuarlo e quando e come trattare.
E’ bene sapere che anche un ritardo di terapia fino a 9 giorni non comporta maggiori rischi di complicazioni nè di fallimenti terapeutici nè di ricorrenza.
Rallentare l’inizio della terapia antibiotica anche di 2 o 3 giorni sembra ridurre la frequenza delle recidive, senza aumentare il rischio di complicanze.
Quindi non è necessario essere precipitosi nell’avviare la terapia.
Non ha senso eseguire il test < 3 anni
Non è raccomandato in eta’ pediatrica se il test rapido è negativo ( quello eseguito dal pediatra nel suo ambulatorio).
Non e’ raccomandata la ripetizione del tampone dopo la risoluzione dei sintomi a fine terapia.
Sappiamo che il trattamento antibiotico non elimina il germe dalla gola del 100% dei trattati, ma ottiene la guarigione clinica, l’unica che conta veramente.
Qunado serve: Solo in pochi casi selezionati dal Pediatra
Dottoressa, il mio piccolino ancora neonato soffre di stitichezza!
Tecnicamente si chiama dischezia!
La dischezia nel neonato può essere una condizione normale e un disturbo molto comune, il bambino si contrae dopo ogni poppata come se dovesse defecare e molto spesso non evacua o se lo fa le feci risultano addirittura liquide.
Con il termine dischezia si indica, in realtà, un particolare tipo di stitichezza, che si manifesta con una mancata coordinazione tra la spinta derivante da una contrazione addominale e il rilasciamento dello sfintere anale esterno. I neonati sono ancora piccoli e non sanno usare gli sfinteri: quando soffrono di dischezia possono piangere spesso e diventare paonazzi quando devono defecare.
Solitamente la dischezia nel neonato guarisce spontaneamente: nel giro di pochi mesi dalla nascita il bambino impara a controllare gli sfinteri, anche se il disturbo può tornare in occasione del passaggio da latte materno a latte artificiale o durante lo svezzamento, ma anche in occasione di episodi infettivi con febbre che causano perdita di liquidi e quindi provocano feci più dure.
Non pretendere dal Pediatra a tutti i costi farmaci o latti che possano risolvere il “problema” perche’ si tratta di una condizione passeggera che si risolvera’ spontaneamente appena il bambino cresce ed impara a controllare il proprio corpo!
Molto efficace per il rilassamento di madre e bambino è imparare qualche tecnica di massaggio infantile.
Massaggio infantile (Vedi…)
Il mio Bambino non mangia niente, cosa devo fare? Devo insistere o lo devo distrarre?
Non si deve mai (dico mai!) spingere un bambino a mangiare quando non ne ha voglia. Sebbene questo atteggiamento sia lo sport preferito delle mamme italiane e venga addirittura considerato un loro dovere, io lo considero uno dei mali peggiori. Si capisce l’ ansia a proposito della crescita, ansia giustificata soltanto dal concetto secondo il quale un bambino dovrebbe crescere sempre regolarmente e a un ritmo ben stabilito. Questo concetto è arcaico ed errato. La verità è che ogni bambino cresce a una velocità del tutto personale e che il suo peso non deve essere considerato come il miglior modo per valutare la sua nutrizione. Il modo più giusto di vedere se un bambino è ben nutrito è semplicemente osservare quanta energia e vivacità possiede. Cioè, se un piccolo non ha sintomi di malattia in atto e sembra in buona salute, ci si deve assolutamente fidare della sua capacità di autoregolarsi col cibo, anche se mangia "niente" e "campa d'aria". Le femmine sono portate a mangiare molto meno dei maschi perché hanno un'ossatura più piccola e una muscolatura meno potente e perciò hanno bisogno di meno calorie. E' per questo che sono quasi sempre loro a subire le torture. Lo so che, se si decidesse di lasciare vivere in pace il bambino, ci si troverebbe contro le nonne che direbbero:”sei una madre "snaturata". Tuttavia non ci si dovrebbe fare intimidire dai loro commenti, che sono dettati da un modo antiquato e terribile di vedere il ruolo della mamma. Sarebbe meglio che tenere presente invece che il cibo per un bambino dovrebbe essere innanzitutto un piacere. Se diventa una tortura, che piacere è?
E’ vero che il vaccino trivalente ( morbillo, rosolia, parotite) causa l’Autismo?
A questa delicata domanda che in tanti pongono vorrei rispondere con le notizie ufficiali che provengono dal nostro Ministero della Salute.
Con la febbre si puo’ uscire?
Si! Perche’ un bambino puo’ uscire sempre. Uscire magari non vuol dire andre a SCUOLA/ASILO. Trenta bambini che respirano in un’unica classe chiusa, con riscaldamenti accesi, rappresentano una bomba infettiva.
E’ assolutamente infondato il timore che fare uscire un bambino con febbre comporti dei rischi. Chiaramente non e’ il caso di portarlo ai giardinetti, al mare o a fare una gita come se niente fosse. Ma puo’ uscire per andare a casa dei nonni se i genitori lavorano o per essere accompagnato dal pediatra. D’altronde se non è un problema accompagnare il b ambino febbrile in ospedale nei giorni festivi o quando ci si trova in vacanza fuori città, non si capisce perche’ ci si debba comportare in altro modo nei confronti del Pediatra di Famiglia. A questi spetta, per contratto, l’ultima parola e la decisione circa l’opportunita’ di una eventuale visita di cortesia. In ambulatorio il medico dispone dell’ambiente idoneo, gli strumenti giusti, la luce migliore, il computer con i dati del bambino,la possibilità di praticare qualche esame( urine, tamponi), cosi da rendre la visita piu’ efficace.
L’aria aperta è il posto migliore per proteggere i bambini: all’aperto le persone sono più lontane e le loro goccioline vengono rapidamente allontanate, ma l’aria aperta è il posto ideale sopratutto perche’ c’è il sole. Il sole è il piu’ grosso disinfettante della natura! Il miglior anbtibiotico! I suoi raggi ( non quelli che passano attraverso i vetri) uccidono un’infinita’ di germi e virus ed è per questo che i materiali chirurgici vengono disinfettati con lampade ultraviolette. Queste lampade non fanno altro che riprodurre una frequenza della luce solare che tutti noi abbiamo in abbondanza e gratuitamente ogni giorno! In piu’ abbiamo il vantaggio di vivere in un isola ed il mare si raggiunge in pochi minuti: il sole e l’aria ricca di ossigeno sono sicuramente salutari.
Dottoressa, mio figlio ha l’alito pesante, cosa devo fare?
L’alitosi nel bambino può essere dovuta a varie cause, anche se la prima in assoluto è la scarsa igiene orale. Anche l’assunzione di latte prima di dormire, senza pulire il cavo orale( molto frequente), determina la sua fermentazione e quindi al risveglio alitosi. Altra causa frequente è il raffreddore, laddove i muchi stazionano nel naso e nelle coane favoriscono la macerazione e quindi l’alito “cattivo”. Cause di alitosi sono l’ipertrofia adenoidea e la carie dentale. Infine, sopratutto se c’è familiarita’ e l’alitosi è particolarmente significativa, dobbiamo pensare ad una forma ereditaria. Il pediatra valuta con attenzione le possibili cause, ma quasi sempre ci troviamo dinanzi ad una scarsa igiene orale.
Il pisellino del mio bambino è chiuso e mi hanno consigliato di aprirlo con continui massaggi del prepuzio. Ma e’ davvero necessario?
Non preoccuparsi! Quasi tutti i maschietti nascono con la pellicina del pisellino ( prepuzio) attaccata alla testa( glande). Questo è fisiologico e normale. La prratica di scollare queste aderenze non solo è inutile, ma addirittura puo’ essere dannosa, perche’ lo scollamento talvolta può creare delle lacerazioni che potrebbero causare una chiusura post-cicatriziale, sulla quale poi bisognerà intervenire chirurgicamente, queste aderenze si risolveranno da sole e non prima dei quattro anni. Sara’ il tuo Pediatra ad avere tutto… sotto controllo!
Occhio ai Pediatri di vecchio stampo che alla prima visita operano la scollatura!!!
!
Dottoressa, ho sentito dire che le piccole labbra della mia bambina si possono attaccare, cosa significa?
Le sinechie o aderenze delle piccole labbra sono la fusione parziale o completa delle piccole labbra sulla linea mediana. Si
ritiene che circa l'1% – 3% di tutte le bambine prepuberi presentino questa condizione.
L’età critica è 13- 23 mesi, ma e' possibile dai 3 mesi ai 6 anni e in rari casi fino alla pubertà. La diagnosi e' fatta semplicemente con
l' ispezione dei genitali esterni e non richiede ulteriori accertamenti strumentali, spesso sono gli stessi genitori che si
accorgono del problemino o e' il pediatra durante una visita di routine. La causa e' l' ipoestrogenismo infantile e perciò e' solo
una situazione transitoria e non è una patologia. Alla nascita nessuna neonata presenta sinechie perchè e' sotto l'effetto degli ormoni materni, e nessuna adolescente lamenta questo tipo di problema quando si avvicina il menarca, perchè e' iniziata la produzione di
estrogeni. Per tutti gli anni in cui, però, gli estrogeni non sono presenti, qualsiasi stimolo irritativo locale come il pannolino
(ecco il perche' del periodo di massima incidenza) è in grado di indurre la chiusura delle piccole labbra secondarie alla
secchezza delle mucose irritate.
Devono essere trattate solo quando sintomatiche o quelle che interessano l'intera estensione delle piccole labbra (sinechie
complete), che potrebbero indurre la comparsa di sintomi. Le sinechie sintomatiche possono essere responsabili di una
condizione di ostacolo al flusso urinario, anche se difficilmente si arriva a quadri di ritenzione urinaria. Talvolta può essere riferita la
difficoltà all'esecuzione di banali esercizi ginnici, perchè la divaricazione forzata delle gambe provoca dolore e, talvolta,
addirittura sanguinamenti per l'involontario scollamento delle sinechie. Quale e' il trattamento più appropriato se sintomatiche
o potenzialmente tali e' un argomento controverso. Sono state proposte varie modalità di trattamento: trattamento locale con
pomate a base di estrogeni considerato che la causa e' proprio una carenza ormonale o la lisi manuale delle sinechie. Con
l'applicazione di terapia estrogenica locale un'elevatissima percentuale di casi va incontro a risoluzione ma l’applicazione di una crema agli estrogeni per un lungo periodo in bambine che non hanno una produzione endogena non e’ priva di effetti collaerali.Spesso quindi, nei casi indicati si procede ad un delicato scollamento manuale. La recidiva delle sinechie delle piccole labbra è un evento particolarmente frequente (14 – 20%), qualunque sia stato il tipo di trattamento eseguito.
ritiene che circa l'1% – 3% di tutte le bambine prepuberi presentino questa condizione.
L’età critica è 13- 23 mesi, ma e' possibile dai 3 mesi ai 6 anni e in rari casi fino alla pubertà. La diagnosi e' fatta semplicemente con
l' ispezione dei genitali esterni e non richiede ulteriori accertamenti strumentali, spesso sono gli stessi genitori che si
accorgono del problemino o e' il pediatra durante una visita di routine. La causa e' l' ipoestrogenismo infantile e perciò e' solo
una situazione transitoria e non è una patologia. Alla nascita nessuna neonata presenta sinechie perchè e' sotto l'effetto degli ormoni materni, e nessuna adolescente lamenta questo tipo di problema quando si avvicina il menarca, perchè e' iniziata la produzione di
estrogeni. Per tutti gli anni in cui, però, gli estrogeni non sono presenti, qualsiasi stimolo irritativo locale come il pannolino
(ecco il perche' del periodo di massima incidenza) è in grado di indurre la chiusura delle piccole labbra secondarie alla
secchezza delle mucose irritate.
Devono essere trattate solo quando sintomatiche o quelle che interessano l'intera estensione delle piccole labbra (sinechie
complete), che potrebbero indurre la comparsa di sintomi. Le sinechie sintomatiche possono essere responsabili di una
condizione di ostacolo al flusso urinario, anche se difficilmente si arriva a quadri di ritenzione urinaria. Talvolta può essere riferita la
difficoltà all'esecuzione di banali esercizi ginnici, perchè la divaricazione forzata delle gambe provoca dolore e, talvolta,
addirittura sanguinamenti per l'involontario scollamento delle sinechie. Quale e' il trattamento più appropriato se sintomatiche
o potenzialmente tali e' un argomento controverso. Sono state proposte varie modalità di trattamento: trattamento locale con
pomate a base di estrogeni considerato che la causa e' proprio una carenza ormonale o la lisi manuale delle sinechie. Con
l'applicazione di terapia estrogenica locale un'elevatissima percentuale di casi va incontro a risoluzione ma l’applicazione di una crema agli estrogeni per un lungo periodo in bambine che non hanno una produzione endogena non e’ priva di effetti collaerali.Spesso quindi, nei casi indicati si procede ad un delicato scollamento manuale. La recidiva delle sinechie delle piccole labbra è un evento particolarmente frequente (14 – 20%), qualunque sia stato il tipo di trattamento eseguito.
Dottoressa posso mettere il piccolo nel girello?
Esistono diversi buoni motivi per non comprare il girello:
- Obbliga ad una posizione anomala dei piedi( sulle punte), che spesso viene mantenuta troppo a lungo nei mesi successivi;
- Ritarda la normale acquisizione dello strisciamento e del gattonamento; cioe’ dei movimenti preparatori alla marcia( è un po come andare in bicicletta con le rotelle; quando si tirano via occorre inparare di nuovo);
- Impedisce al bambino di sperimentare qualche caduta e quindi di sviluppare un corretto senso dell’equilibrio e un po’ di sana prudenza;
- Può essere pericoloso, perche’ consente di prendere velocita’, correndo il rischio di urtare ostacoli ( tavoli, mensole) o di cadere.
Tratto dal sito internet “ Pediatria on line”- http://www.pediatria.it/
Perche’ alcuni medici non vogliono prescrivere facilmente radiografie ai bambini?
Ogni anno in tutto il mondo vengono eseguiti 5 miliardi di test di imaging. Il rischio dell’esposizione a radiazioni ionizzanti è 4 volte maggiore nei bambini rispetto agli adulti.La tiroide è sensibilissima alle radiazioni. Si parla di “danno biologico” da radiazioni potendo quest, favorire l’insorgenza di patologie, in particolare di patologie tumorali, leucemie,e alterazioni genetiche.
La legge 26 Maggio 187/2000 regola l’uso medico delle radiazioni ionizzanti. In particolare vieta le esposizioni non giustificate e le sanziona ( achi prescrive e a chi esegue) fino all’arresto.
Pensateci bene prima di pretendre radiografie a sproposito!
Cos’e’ il tampone faringeo o tonsillare?
C’è molta confusione e scarsa conoscenza tra i genitori. Generalmente serve ad individuare Streptococchi Beta emolitici di gruppo A, attraverso l’esame colturale. Sarebbe bene che fosse il medico piuttosto che il chiacchiericcio inconsapevole, a decidere quando effettuarlo e quando e come trattare.
E’ bene sapere che anche un ritardo di terapia fino a 9 giorni non comporta maggiori rischi di complicazioni nè di fallimenti terapeutici nè di ricorrenza.
Rallentare l’inizio della terapia antibiotica anche di 2 o 3 giorni sembra ridurre la frequenza delle recidive, senza aumentare il rischio di complicanze.
Quindi non è necessario essere precipitosi nell’avviare la terapia.
Non ha senso eseguire il test < 3 anni
Non è raccomandato in eta’ pediatrica se il test rapido è negativo ( quello eseguito dal pediatra nel suo ambulatorio).
Non e’ raccomandata la ripetizione del tampone dopo la risoluzione dei sintomi a fine terapia.
Sappiamo che il trattamento antibiotico non elimina il germe dalla gola del 100% dei trattati, ma ottiene la guarigione clinica, l’unica che conta veramente.
Qunado serve: Solo in pochi casi selezionati dal Pediatra
Dottoressa, il mio piccolino ancora neonato soffre di stitichezza!
Tecnicamente si chiama dischezia!
La dischezia nel neonato può essere una condizione normale e un disturbo molto comune, il bambino si contrae dopo ogni poppata come se dovesse defecare e molto spesso non evacua o se lo fa le feci risultano addirittura liquide.
Con il termine dischezia si indica, in realtà, un particolare tipo di stitichezza, che si manifesta con una mancata coordinazione tra la spinta derivante da una contrazione addominale e il rilasciamento dello sfintere anale esterno. I neonati sono ancora piccoli e non sanno usare gli sfinteri: quando soffrono di dischezia possono piangere spesso e diventare paonazzi quando devono defecare.
Solitamente la dischezia nel neonato guarisce spontaneamente: nel giro di pochi mesi dalla nascita il bambino impara a controllare gli sfinteri, anche se il disturbo può tornare in occasione del passaggio da latte materno a latte artificiale o durante lo svezzamento, ma anche in occasione di episodi infettivi con febbre che causano perdita di liquidi e quindi provocano feci più dure.
Non pretendere dal Pediatra a tutti i costi farmaci o latti che possano risolvere il “problema” perche’ si tratta di una condizione passeggera che si risolvera’ spontaneamente appena il bambino cresce ed impara a controllare il proprio corpo!
Molto efficace per il rilassamento di madre e bambino è imparare qualche tecnica di massaggio infantile.
Massaggio infantile (Vedi…)
Il mio Bambino non mangia niente, cosa devo fare? Devo insistere o lo devo distrarre?
Non si deve mai (dico mai!) spingere un bambino a mangiare quando non ne ha voglia. Sebbene questo atteggiamento sia lo sport preferito delle mamme italiane e venga addirittura considerato un loro dovere, io lo considero uno dei mali peggiori. Si capisce l’ ansia a proposito della crescita, ansia giustificata soltanto dal concetto secondo il quale un bambino dovrebbe crescere sempre regolarmente e a un ritmo ben stabilito. Questo concetto è arcaico ed errato. La verità è che ogni bambino cresce a una velocità del tutto personale e che il suo peso non deve essere considerato come il miglior modo per valutare la sua nutrizione. Il modo più giusto di vedere se un bambino è ben nutrito è semplicemente osservare quanta energia e vivacità possiede. Cioè, se un piccolo non ha sintomi di malattia in atto e sembra in buona salute, ci si deve assolutamente fidare della sua capacità di autoregolarsi col cibo, anche se mangia "niente" e "campa d'aria". Le femmine sono portate a mangiare molto meno dei maschi perché hanno un'ossatura più piccola e una muscolatura meno potente e perciò hanno bisogno di meno calorie. E' per questo che sono quasi sempre loro a subire le torture. Lo so che, se si decidesse di lasciare vivere in pace il bambino, ci si troverebbe contro le nonne che direbbero:”sei una madre "snaturata". Tuttavia non ci si dovrebbe fare intimidire dai loro commenti, che sono dettati da un modo antiquato e terribile di vedere il ruolo della mamma. Sarebbe meglio che tenere presente invece che il cibo per un bambino dovrebbe essere innanzitutto un piacere. Se diventa una tortura, che piacere è?
E’ vero che il vaccino trivalente ( morbillo, rosolia, parotite) causa l’Autismo?
A questa delicata domanda che in tanti pongono vorrei rispondere con le notizie ufficiali che provengono dal nostro Ministero della Salute.
Con la febbre si puo’ uscire?
Si! Perche’ un bambino puo’ uscire sempre. Uscire magari non vuol dire andre a SCUOLA/ASILO. Trenta bambini che respirano in un’unica classe chiusa, con riscaldamenti accesi, rappresentano una bomba infettiva.
E’ assolutamente infondato il timore che fare uscire un bambino con febbre comporti dei rischi. Chiaramente non e’ il caso di portarlo ai giardinetti, al mare o a fare una gita come se niente fosse. Ma puo’ uscire per andare a casa dei nonni se i genitori lavorano o per essere accompagnato dal pediatra. D’altronde se non è un problema accompagnare il b ambino febbrile in ospedale nei giorni festivi o quando ci si trova in vacanza fuori città, non si capisce perche’ ci si debba comportare in altro modo nei confronti del Pediatra di Famiglia. A questi spetta, per contratto, l’ultima parola e la decisione circa l’opportunita’ di una eventuale visita di cortesia. In ambulatorio il medico dispone dell’ambiente idoneo, gli strumenti giusti, la luce migliore, il computer con i dati del bambino,la possibilità di praticare qualche esame( urine, tamponi), cosi da rendre la visita piu’ efficace.
L’aria aperta è il posto migliore per proteggere i bambini: all’aperto le persone sono più lontane e le loro goccioline vengono rapidamente allontanate, ma l’aria aperta è il posto ideale sopratutto perche’ c’è il sole. Il sole è il piu’ grosso disinfettante della natura! Il miglior anbtibiotico! I suoi raggi ( non quelli che passano attraverso i vetri) uccidono un’infinita’ di germi e virus ed è per questo che i materiali chirurgici vengono disinfettati con lampade ultraviolette. Queste lampade non fanno altro che riprodurre una frequenza della luce solare che tutti noi abbiamo in abbondanza e gratuitamente ogni giorno! In piu’ abbiamo il vantaggio di vivere in un isola ed il mare si raggiunge in pochi minuti: il sole e l’aria ricca di ossigeno sono sicuramente salutari.
Dottoressa, mio figlio ha l’alito pesante, cosa devo fare?
L’alitosi nel bambino può essere dovuta a varie cause, anche se la prima in assoluto è la scarsa igiene orale. Anche l’assunzione di latte prima di dormire, senza pulire il cavo orale( molto frequente), determina la sua fermentazione e quindi al risveglio alitosi. Altra causa frequente è il raffreddore, laddove i muchi stazionano nel naso e nelle coane favoriscono la macerazione e quindi l’alito “cattivo”. Cause di alitosi sono l’ipertrofia adenoidea e la carie dentale. Infine, sopratutto se c’è familiarita’ e l’alitosi è particolarmente significativa, dobbiamo pensare ad una forma ereditaria. Il pediatra valuta con attenzione le possibili cause, ma quasi sempre ci troviamo dinanzi ad una scarsa igiene orale.
Il pisellino del mio bambino è chiuso e mi hanno consigliato di aprirlo con continui massaggi del prepuzio. Ma e’ davvero necessario?
Non preoccuparsi! Quasi tutti i maschietti nascono con la pellicina del pisellino ( prepuzio) attaccata alla testa( glande). Questo è fisiologico e normale. La prratica di scollare queste aderenze non solo è inutile, ma addirittura puo’ essere dannosa, perche’ lo scollamento talvolta può creare delle lacerazioni che potrebbero causare una chiusura post-cicatriziale, sulla quale poi bisognerà intervenire chirurgicamente, queste aderenze si risolveranno da sole e non prima dei quattro anni. Sara’ il tuo Pediatra ad avere tutto… sotto controllo!
Occhio ai Pediatri di vecchio stampo che alla prima visita operano la scollatura!!!
Dottoressa, ho sentito dire che le piccole labbra della mia bambina si possono attaccare, cosa significa?
Le sinechie o aderenze delle piccole labbra sono la fusione parziale o completa delle piccole labbra sulla linea mediana. Si
ritiene che circa l'1% – 3% di tutte le bambine prepuberi presentino questa condizione.
L’età critica è 13- 23 mesi, ma e' possibile dai 3 mesi ai 6 anni e in rari casi fino alla pubertà. La diagnosi e' fatta semplicemente con
l' ispezione dei genitali esterni e non richiede ulteriori accertamenti strumentali, spesso sono gli stessi genitori che si
accorgono del problemino o e' il pediatra durante una visita di routine. La causa e' l' ipoestrogenismo infantile e perciò e' solo
una situazione transitoria e non è una patologia. Alla nascita nessuna neonata presenta sinechie perchè e' sotto l'effetto degli ormoni materni, e nessuna adolescente lamenta questo tipo di problema quando si avvicina il menarca, perchè e' iniziata la produzione di
estrogeni. Per tutti gli anni in cui, però, gli estrogeni non sono presenti, qualsiasi stimolo irritativo locale come il pannolino
(ecco il perche' del periodo di massima incidenza) è in grado di indurre la chiusura delle piccole labbra secondarie alla
secchezza delle mucose irritate.
Devono essere trattate solo quando sintomatiche o quelle che interessano l'intera estensione delle piccole labbra (sinechie
complete), che potrebbero indurre la comparsa di sintomi. Le sinechie sintomatiche possono essere responsabili di una
condizione di ostacolo al flusso urinario, anche se difficilmente si arriva a quadri di ritenzione urinaria. Talvolta può essere riferita la
difficoltà all'esecuzione di banali esercizi ginnici, perchè la divaricazione forzata delle gambe provoca dolore e, talvolta,
addirittura sanguinamenti per l'involontario scollamento delle sinechie. Quale e' il trattamento più appropriato se sintomatiche
o potenzialmente tali e' un argomento controverso. Sono state proposte varie modalità di trattamento: trattamento locale con
pomate a base di estrogeni considerato che la causa e' proprio una carenza ormonale o la lisi manuale delle sinechie. Con
l'applicazione di terapia estrogenica locale un'elevatissima percentuale di casi va incontro a risoluzione ma l’applicazione di una crema agli estrogeni per un lungo periodo in bambine che non hanno una produzione endogena non e’ priva di effetti collaerali.Spesso quindi, nei casi indicati si procede ad un delicato scollamento manuale. La recidiva delle sinechie delle piccole labbra è un evento particolarmente frequente (14 – 20%), qualunque sia stato il tipo di trattamento eseguito.
ritiene che circa l'1% – 3% di tutte le bambine prepuberi presentino questa condizione.
L’età critica è 13- 23 mesi, ma e' possibile dai 3 mesi ai 6 anni e in rari casi fino alla pubertà. La diagnosi e' fatta semplicemente con
l' ispezione dei genitali esterni e non richiede ulteriori accertamenti strumentali, spesso sono gli stessi genitori che si
accorgono del problemino o e' il pediatra durante una visita di routine. La causa e' l' ipoestrogenismo infantile e perciò e' solo
una situazione transitoria e non è una patologia. Alla nascita nessuna neonata presenta sinechie perchè e' sotto l'effetto degli ormoni materni, e nessuna adolescente lamenta questo tipo di problema quando si avvicina il menarca, perchè e' iniziata la produzione di
estrogeni. Per tutti gli anni in cui, però, gli estrogeni non sono presenti, qualsiasi stimolo irritativo locale come il pannolino
(ecco il perche' del periodo di massima incidenza) è in grado di indurre la chiusura delle piccole labbra secondarie alla
secchezza delle mucose irritate.
Devono essere trattate solo quando sintomatiche o quelle che interessano l'intera estensione delle piccole labbra (sinechie
complete), che potrebbero indurre la comparsa di sintomi. Le sinechie sintomatiche possono essere responsabili di una
condizione di ostacolo al flusso urinario, anche se difficilmente si arriva a quadri di ritenzione urinaria. Talvolta può essere riferita la
difficoltà all'esecuzione di banali esercizi ginnici, perchè la divaricazione forzata delle gambe provoca dolore e, talvolta,
addirittura sanguinamenti per l'involontario scollamento delle sinechie. Quale e' il trattamento più appropriato se sintomatiche
o potenzialmente tali e' un argomento controverso. Sono state proposte varie modalità di trattamento: trattamento locale con
pomate a base di estrogeni considerato che la causa e' proprio una carenza ormonale o la lisi manuale delle sinechie. Con
l'applicazione di terapia estrogenica locale un'elevatissima percentuale di casi va incontro a risoluzione ma l’applicazione di una crema agli estrogeni per un lungo periodo in bambine che non hanno una produzione endogena non e’ priva di effetti collaerali.Spesso quindi, nei casi indicati si procede ad un delicato scollamento manuale. La recidiva delle sinechie delle piccole labbra è un evento particolarmente frequente (14 – 20%), qualunque sia stato il tipo di trattamento eseguito.
Dottoressa posso mettere il piccolo nel girello?
Esistono diversi buoni motivi per non comprare il girello:
- Obbliga ad una posizione anomala dei piedi( sulle punte), che spesso viene mantenuta troppo a lungo nei mesi successivi;
- Ritarda la normale acquisizione dello strisciamento e del gattonamento; cioe’ dei movimenti preparatori alla marcia( è un po come andare in bicicletta con le rotelle; quando si tirano via occorre inparare di nuovo);
- Impedisce al bambino di sperimentare qualche caduta e quindi di sviluppare un corretto senso dell’equilibrio e un po’ di sana prudenza;
- Può essere pericoloso, perche’ consente di prendere velocita’, correndo il rischio di urtare ostacoli ( tavoli, mensole) o di cadere.
Tratto dal sito internet “ Pediatria on line”- http://www.pediatria.it/
Perche’ alcuni medici non vogliono prescrivere facilmente radiografie ai bambini?
Ogni anno in tutto il mondo vengono eseguiti 5 miliardi di test di imaging. Il rischio dell’esposizione a radiazioni ionizzanti è 4 volte maggiore nei bambini rispetto agli adulti.La tiroide è sensibilissima alle radiazioni. Si parla di “danno biologico” da radiazioni potendo quest, favorire l’insorgenza di patologie, in particolare di patologie tumorali, leucemie,e alterazioni genetiche.
La legge 26 Maggio 187/2000 regola l’uso medico delle radiazioni ionizzanti. In particolare vieta le esposizioni non giustificate e le sanziona ( achi prescrive e a chi esegue) fino all’arresto.
Pensateci bene prima di pretendre radiografie a sproposito!
Cos’e’ il tampone faringeo o tonsillare?
C’è molta confusione e scarsa conoscenza tra i genitori. Generalmente serve ad individuare Streptococchi Beta emolitici di gruppo A, attraverso l’esame colturale. Sarebbe bene che fosse il medico piuttosto che il chiacchiericcio inconsapevole, a decidere quando effettuarlo e quando e come trattare.
E’ bene sapere che anche un ritardo di terapia fino a 9 giorni non comporta maggiori rischi di complicazioni nè di fallimenti terapeutici nè di ricorrenza.
Rallentare l’inizio della terapia antibiotica anche di 2 o 3 giorni sembra ridurre la frequenza delle recidive, senza aumentare il rischio di complicanze.
Quindi non è necessario essere precipitosi nell’avviare la terapia.
Non ha senso eseguire il test < 3 anni
Non è raccomandato in eta’ pediatrica se il test rapido è negativo ( quello eseguito dal pediatra nel suo ambulatorio).
Non e’ raccomandata la ripetizione del tampone dopo la risoluzione dei sintomi a fine terapia.
Sappiamo che il trattamento antibiotico non elimina il germe dalla gola del 100% dei trattati, ma ottiene la guarigione clinica, l’unica che conta veramente.
Qunado serve: Solo in pochi casi selezionati dal Pediatra
Dottoressa, il mio piccolino ancora neonato soffre di stitichezza!
Tecnicamente si chiama dischezia!
La dischezia nel neonato può essere una condizione normale e un disturbo molto comune, il bambino si contrae dopo ogni poppata come se dovesse defecare e molto spesso non evacua o se lo fa le feci risultano addirittura liquide.
Con il termine dischezia si indica, in realtà, un particolare tipo di stitichezza, che si manifesta con una mancata coordinazione tra la spinta derivante da una contrazione addominale e il rilasciamento dello sfintere anale esterno. I neonati sono ancora piccoli e non sanno usare gli sfinteri: quando soffrono di dischezia possono piangere spesso e diventare paonazzi quando devono defecare.
Solitamente la dischezia nel neonato guarisce spontaneamente: nel giro di pochi mesi dalla nascita il bambino impara a controllare gli sfinteri, anche se il disturbo può tornare in occasione del passaggio da latte materno a latte artificiale o durante lo svezzamento, ma anche in occasione di episodi infettivi con febbre che causano perdita di liquidi e quindi provocano feci più dure.
Non pretendere dal Pediatra a tutti i costi farmaci o latti che possano risolvere il “problema” perche’ si tratta di una condizione passeggera che si risolvera’ spontaneamente appena il bambino cresce ed impara a controllare il proprio corpo!
Molto efficace per il rilassamento di madre e bambino è imparare qualche tecnica di massaggio infantile.
Massaggio infantile (Vedi…)
Il mio Bambino non mangia niente, cosa devo fare? Devo insistere o lo devo distrarre?
Non si deve mai (dico mai!) spingere un bambino a mangiare quando non ne ha voglia. Sebbene questo atteggiamento sia lo sport preferito delle mamme italiane e venga addirittura considerato un loro dovere, io lo considero uno dei mali peggiori. Si capisce l’ ansia a proposito della crescita, ansia giustificata soltanto dal concetto secondo il quale un bambino dovrebbe crescere sempre regolarmente e a un ritmo ben stabilito. Questo concetto è arcaico ed errato. La verità è che ogni bambino cresce a una velocità del tutto personale e che il suo peso non deve essere considerato come il miglior modo per valutare la sua nutrizione. Il modo più giusto di vedere se un bambino è ben nutrito è semplicemente osservare quanta energia e vivacità possiede. Cioè, se un piccolo non ha sintomi di malattia in atto e sembra in buona salute, ci si deve assolutamente fidare della sua capacità di autoregolarsi col cibo, anche se mangia "niente" e "campa d'aria". Le femmine sono portate a mangiare molto meno dei maschi perché hanno un'ossatura più piccola e una muscolatura meno potente e perciò hanno bisogno di meno calorie. E' per questo che sono quasi sempre loro a subire le torture. Lo so che, se si decidesse di lasciare vivere in pace il bambino, ci si troverebbe contro le nonne che direbbero:”sei una madre "snaturata". Tuttavia non ci si dovrebbe fare intimidire dai loro commenti, che sono dettati da un modo antiquato e terribile di vedere il ruolo della mamma. Sarebbe meglio che tenere presente invece che il cibo per un bambino dovrebbe essere innanzitutto un piacere. Se diventa una tortura, che piacere è?
E’ vero che il vaccino trivalente ( morbillo, rosolia, parotite) causa l’Autismo?
A questa delicata domanda che in tanti pongono vorrei rispondere con le notizie ufficiali che provengono dal nostro Ministero della Salute.
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